Parrocchie
della Vergine
Parrocchie della Vergine

Petit-Fénis

La creazione della cappella è dovuta alla volontà di alcuni parrocchiani devoti alla Immacolata. Dopo la costituzione dell'edificio, essi si riunirono il trentuno del mese di maggio 1743 nella casa del notaio Ferroz, con lo scopo di dotare di proventi la nuova cappella. Parteciparono alla costituzione della rendita per celebrare la festa dell'Immacolata ogni anno e mantenere l'edificio François-Marc Dorier, Jean-Barthélemy Blanc, André Blanc, Hilaire Blanc,  Jean-Barthélemy Garnin, Pantaléon Dorier e Jean-Pierre Dorier. A questo punto non mancava all'edificio che la benedizione, però i fondatori si premurarono di chiederne il permesso al vescovo, affermando che la cappella era stata edificata in luogo sicuro e senza pericoli evidenti. Il parroco, Jean-Martin Lombard, accompagnava la richiesta con una dichiarazione che confermava quanto asserito dai richiedenti ed aggiungeva che per la benedizione mancava una pietra sacra, ma che, per l'occasione, essa sarebbe stata prestata dalla chiesa parrocchiale.  La risposta che venne data è di un certo interesse,  infatti il procuratore fiscale rimproverava che, prima di edificare la struttura, i fondatori avrebbero dovuto chiedere il permesso alle autorità.  Appare quindi chiaro che i fedeli avevano operato senza tenere conto della normativa esistente, forse per facilitare la costruzione. Il procuratore fiscale non negava però il diritto di benedire la cappella, ma imponeva una serie di condizioni per concordare l'autorizzazione. Nel 1916 gli abitanti del villaggio chiesero che venisse mutata la data della festa patronale, che si svolgeva sino a quel momento nella festa della Visitazione della Vergine, il due luglio. Essi proposero che la festività venisse trasferita nel giorno di Maria Ausiliatrice il ventiquattro maggio. La giustificazione che fu presentata al vescovo, monsignor Tasso, sosteneva che la fête patronale de notte chapelle est le jour de la Visitation, deux du mois de juillet, saison où le temps de la moisson et des foins et de l'arrosage des campagnes est urgent, di conseguenza non era possibile festeggiare come si sarebbe dovuto il patrono.  Lo spostamento venne concesso, tuttavia si conservò come patrono secondario la precedente festività. La popolazione sostenne comunque sin dall'inizio il suo edificio sacro e gli uomini del villaggio si impegnarono al sostentamento della cappella. Provvidero poi a farla abbellire, come nel 1828, quando fu chiamato a realizzare un reliquiario lo scultore Jacques Gilardi che ricevette cinque lire per la sua opera, o nel 1826, anno in cui il capo mastro Carlo Gabino lavorò al restauro dell'edificio, per la somma di quasi sessanta lire.

Indicazioni stradali
Festa patronale
21 maggio 2022
Ausiliatrice
Erezione
XVIII° Sec